10 regole fondamentali per l'uscita del gruppo della domenica mattina

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In questo articolo definiamo le dieci regole fondamentali per l’uscita di gruppo.

La carta costituzionale dei diritti e doveri del ciclista per l’uscita di gruppo. Prima della carta dei diritti umani, prima della costituzione, pima di tutto c’è il decalogo dell’uscita di gruppo della domenica!

Ecco qui punto per punto.

  1. PUNTUALITA’ Si può ritardare alla messa, si può ritardare al lavoro o anche al vostro primo appuntamento galante, potreste dimenticare il figlio a scuola ed andare a prenderlo un’ora dopo, ma MAI  e poi MAI  si ritarda alla partenza del gruppo della domenica. MAI. Allo scoccare dell’orario stabilito PRONTI, VIA chi c’è c’è  e chi non c’è s’attacca!
  2. DEFINIRE LA ROAD MAP con ogni probabilità nella chat del gruppo Whatsapp il giro è già stato fissato in maniera democratica a sola discrezione dell’amministratore del gruppo. Ma per il meno tecnologico e attento è bene ricomunicare a voce agli astanti il giro. Tutti avvisati, chi sbaglia strada s’attacca.
  3. KIT DI SOPRAVVIVENZA ogni singolo partecipante all’uscita deve essere categoricamente munito di kit di sopravvivenza alimentare e logistico. Barretta o panino con la porchetta, gel o panino con il salame, bevanda isotonica o acqua e miele, non importa, purché ognuno abbia di che sopravvivere fino al rientro. FONDAMENTALE kit di riparazione, camera, gonfia e ripara, bomboletta o pompa, una volta vi può andare bene la seconda se non hai niente con te, t’attacchi!
  4. NON SI ABBANDONA NESSUNO (tranne non ottempera ai  punti 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10). Ispirandosi alle dottrine più olistiche e amorevoli, non si abbandona nessuno per strada. Ma se sei in crisi di fame perché non hai portato niente con te, o fori per la seconda domenica di fila e non hai il kit con te, e quindi sei recidivo, allora devi appellarti ai diritti non scritti del ciclista, ovvero chiedere cortesemente pietà, rimetterti alle volontà del gruppo, ai pubblici insulti e confidare nella magnanimità dei compagni di pedalata. In caso contrario, lo sai già, t’attacchi!
  5. ANDATURA nota dolente, l’andatura. Va dichiarata a seconda del capitale umano presente. Se il gruppo è eterogeneo è buona usanza mantenere un’andatura sostenibile per tutti. Inutile dire che come nelle crono a squadre, il passo è dettato dal più lento. Se sei davanti a tirare e ti volti una, due, tre volte, e vedi un buco allora puoi calare la velocità e uniformarti agli altri oppure se non ci arrivi puoi sempre andartene da solo. Tieni a mente che in futuro, in un gruppo meno eterogeneo, potresti essere messo pesantemente alla frusta, fino a restare per strada.. e quindi in qualche modo t’attacchi!
  6. VOLATA FINALE non è prevista dal giro, salvo specifiche storicità, ma non vietata, o meglio è tollerata.  E’ d’obbligo definire con sufficiente anticipo il punto d’arrivo, e che sia riconoscibile. Un cassonetto, un cartello stradale, l’apice del cavalcavia e ricordarsi che l’oltre non vale, se non sei primo in quel punto sei uno sconfitto. Punto. E t’attacchi.
  7. VIETATA LA MEZZA RUOTA AVANTI in maniera ordinata e nel rispetto degli spazi stradali, si può girare  in fila doppia (non doppia fila, che è un’altra roba, piuttosto semplice ma di fatto difficile da organizzare). Se sei davanti a tirare e vedi la ruota anteriore del compagno al tuo fianco, ecco, dovresti stare alla pari. NON mezza ruota avanti, NON mezza ruota dietro. PARI. Altrimenti se non hai un compagno intelligente l’andatura potrebbe aumentare e violare in modo irreparabile il punto 5. Con tutte le conseguenze su riportate, incluso l’attaccarsi.
  8. PEDALA SEMPRE ricordati che non sei da solo, dietro di te potresti avere tre, quattro, dieci corridori, quindi mantieni una velocità il più possibile costante ed una pedalata continua. Il pedala/molla crea, per quelli dietro, il famoso “effetto elastico” , nell’economia di 120/140 km possono diventare veramente ma veramente noiosi, per un dispendio subdolo di energie ed un “imballamento” prematuro delle gambe. SEVERAMENTE VIETATO.
  9. MANTIENI LA TRAIETTORIA, come al punto 8, una delle cose più fastidiose e pericolose è il compagno cosiddetto ZIG ZAG. Sei in bici, non in autoscontro cazzo! Mantieni la traiettoria, sii stabile maledizione! E non pinzare quei freni ogni tre per due, armonia, ci vuole armonia! Altrimenti t’attacchiamo.
  10. OSTACOLI, FLUIDI CORPOREI ED EVENTUALI segnala ostacoli, buche, auto, qualsiasi cosa sia di pericolo per chi ti segue. Si segnala con anticipo, con un cenno della mano dal lato dove si trova l’ostacolo, e senza tuttavia trasgredire alle regole 8 e 9. Se devi sputare, lo segnali e ti sposti, se devi soffiarti il naso al vento, lo segnali e ti sposti, magari senza invadere la carreggiata opposta e magari senza aver controllato la presenza di veicoli dietro o davanti . Evitare in periodo pandemico ,e non, di imbrattare chi ti segue con i tuoi fluidi corporei. IMPERDONABILE. Su questo non c’è Bandius, nessun salvacondotto, la parte lesa è autorizzata a qualsiasi reazione. Uomo avvisato mezzo salvato, se ti va male t’attaccano e te menano.

Queste le regole fondamentali per l’uscita di gruppo.

Speriamo che questi semplici regole vi siano utili a mantenere il vostro gruppo della domenica compatto ed armonioso.

E buone pedalate!!!